lunedì 3 gennaio 2011

Eroina




Elaborata in principo per curare le crisi d’astinenza della morfina, ha un effetto sedativo. L’eroina, tra le droghe “di strada”, è la più mortale.
L’intossicazione fisica si presenta dopo pochi mesi, se l’approccio è saltuario. La persona che ne abusa giornalmente, può trovarsi intossicata e dipendente fisicamente già dopo poche settimane. La via di somministrazione preferita è quella endovenosa, anche se l’eroina si può inalare o fumare. La trappola, per la persona che comincia a farne uso, è la convinzione che “io non finirò mai come gli altri” oppure “se questa è l’eroina io smetto quando voglio”. La persona che fa uso di questa droga, deve continuamente aumentare la dose giornaliera per poterne sentire gli effetti, mentre gli effetti collaterali che questa droga crea sul corpo della persona sono devastanti e possono culminare con l’overdose e la morte. Un tossicodipendente da eroina perde ogni tipo di valore etico, morale e di rispetto sia nei propri confronti e sia nei confronti delle persone che lo circondano. Il bisogno quotidiano di droga portano la persona a pensare solo a racimolare i soldi che gli permetteranno di avere la sua dose.

Cobret


E’ un derivato dell’eroina con una quantità di principio attivo piuttosto bassa, nato di recente sul mercato illegale per una certa fascia di consumatori: coloro che si “impasticcano” con sostanze psicostimolanti.
Dopo una notte in ecstasy, il cobret calma e rilassa. E’ una polvere di colore marroncino che si fuma o si inala. I pericoli però sono esattamente identici a quelli dell’eroina.

Crack



Il crack o base è una sostanza stupefacente nata in America molto diffusa anche in Gran Bretagna a partire dagli anni 80. Viene ricavata, tramite processi chimici, dalla cocaina. Essa viene poi assunta inalando il fumo dopo aver surriscaldato i cristalli in pipe apposite di vetro o ricavate spesso da bottiglie di plastica modificate o lattine. Questa operazione provoca degli scricchiolii che danno origine al suo nome. È uno stupefacente altamente pericoloso in grado di indurre molta dipendenza e rapida assuefazione psicologica e fisica, inoltre è in grado di aumentare gli istinti violenti e disinibire i principali centri di controllo del sistema nervoso centrale. Spesso porta all'alienazione sociale, a forme di psicosi, comportamenti asociali e criminali.

L'alcool


"Alcolici" è un termine che raggruppa una categoria di sostanze che contengono alcool etilico: vino, birra, superalcolici.
L’alcool è farmacologicamente una droga che, in relazione alle dosi, ha effetti euforizzanti, disinibitori, stimolanti o calmanti. Inoltre, se assunto a lungo dà dipendenza. L'astinenza si manifesta in maniera più drammatica rispetto a quella dell'’eroina. Negli stadi iniziali si manifesta con il tremore delle mani, nei casi estremi si hanno delirio e convulsioni (delirium tremens). L’intossicazione da alcool (ubriachezza) provoca mancata coordinazione dei movimenti, lentezza dei riflessi, difficoltà a parlare e soprattutto tendenza all’aggressività. Secondo le ricerche eseguite in molti paesi, l’alcool, fra tutte le droghe, è quella che provoca il più alto livello di violenza verso sé stessi e verso gli altri.

Extasy

Contrariamente a quanto si pensa, l’ecstasy è un vecchio farmaco. Nasce infatti all’inizio del secolo insieme all’anfetamina, ma viene ritirato dal commercio dopo brevissimo tempo, a causa di effetti eccessivamente stimolanti come insonnia, inquietudine, aggressività. Così come avviene per le altre sostanze, l’ ecstasy può essere tagliata con altre droghe dando effetti difficilmente controllabili. Per raccogliere una casistica sugli effetti di questa droga, l’ambiente più idoneo non è più l’ospedale, ma l’uscita delle discoteche. Le manifestazioni collaterali sono tanto acute quanto momentanee. In una persona labile, si possono scatenare fenomeni di grave dissociazione e turbamenti psichici. Uno dei rischi prodotti da questa droga sull’individuo che ne abusa è un delirio di onnipotenza, per molti aspetti simile a quello determinato dalla cocaina. Quando l’effetto della droga sparisce, la persona si sente abulica (mancanza o scarsezza di volontà), depressa, con stati d’animo ansiosi. Ricerche scientifiche hanno dimostrato che l’ecstasy crea gravi danni al sistema nervoso. Un programma recente su MTV ha parlato addirittura di casi con danni irreversibili: veri e propri buchi nel cervello causati dall'assunzione di questa droga.

Cannabis


Convenzionalmente il termine “cannabis” viene usato per indicare soltanto la pianta coltivata per ottenere prodotti psicoattivi o medicinali, ma viene anche esteso alle sostanze psicoattive che vengono ottenute dalla pianta. Il più importante principio attivo della cannabis è il tetraidrocannabitolo (THC). I principali derivati della cannabis sono HASHISH e MARIJUANA.

Anfetamine


I soggetti che consumano anfetamine sono attratti dal senso di benessere, di vigore, di sicurezza in se stessi che queste droghe provocano. I forti consumatori sono identificabili da loquacità, presenza di tremore alle mani, cute sudata, midriasi (dilatazione della pupilla), ipermotilità, anche con gesti ripetitivi. La via di somministrazione preferita è quella endovenosa, anche se le anfetamine possono essere assunte per via orale, inalazione o fumo.A differenza della dipendenza da eroina che insorge più rapidamente se la sostanza è assunta per via endovenosa, e della dipendenza da cocaina che è più rapida e accentuata se questa viene fumata o iniettata, la dipendenza da anfetamine non dipende dalle modalità di assunzione della sostanza.
L’uso continuo o l'assunzione di dosi elevate amplifica gli effetti collaterali, senza aumentare quelli piacevoli.
La persona che fa uso di anfetamina perde l’appetito e si trova a non toccare cibo per più giorni; non prova più sonno e può rimanere sveglia per molti giorni sino a crollare in uno stato di prostrazione e stati d’ansia. La persona che abusa nell'uso di anfetamine può arrivare ad avere atteggiamenti paranoici e sentire voci che non esistono. Fattori di rischio aggiuntivi sono gli effetti devastanti che, a breve o a lungo termine, questa droga può provocare sul cervello. Esiste un’ intossicazione acuta da anfetaminici, una cosiddetta “overdose”, caratterizzata da insufficienza cardiocircolatoria acuta, spesso irreversibile che porta ad un rapido decesso.